Di fronte all’aggressione e all’attacco alla Siria, alla sua integrità, indipendenza e sovranità nazionali, al suo popolo, formato da arabi, curdi, assiri, siriaci e armeni, ai credenti di oltre dodici fedi, così si esprimono irremovibilmente le forze progressiste, socialiste, comuniste, nasseriane e sociali di quel paese, martoriato da otto anni di una violenta e criminale aggressione militare guidata, favorita e finanziata da lontano, fuori dai suoi confini.
USA, NATO, Israele, Arabia Saudita, Turchia, paesi del Golfo arabico, ecco i responsabili delle immani sofferenze e del sangue versato di un intero popolo.
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Dichiarazione del Partito Comunista Siriano
Il popolo siriano sconfiggerà gli aggressori!
Tutte le forze popolari alla lotta, per combattere e affrontare unite l'aggressione turca !
Tutte le forze popolari alla lotta, per combattere e affrontare unite l'aggressione turca !
Amici del nostro popolo siriano!
Patrioti e onesti in tutta la patria!
Questa è la chiamata del Partito Comunista Siriano, per l’unione di tutte le forze, per affrontare e sconfiggere l'aggressione.
Il Partito Comunista Siriano di fronte all'attacco del virus turco oscurantista, parte del sistema mortale della NATO, sulla nostra preziosa patria, ribadisce l’impegno a combattere per la riconquista della libertà delle sue terre, al fianco delle sue forze armate, già impegnate per la liberazione di territori e villaggi della Patria siriana.
Questa aggressione ha creato un nuovo episodio di cospirazione contro lo stato nazionale siriano, la sua indipendenza, la sua sovranità e la sua politica nazionale, perseguendo i deliri e l'avidità aggressiva ed espansionistica delle forze più oscurantiste in Turchia, che assecondano i piani dell'imperialismo e del sionismo. La lotta della Siria contro i nemici si compie grazie alla resistenza del suo popolo, che non accetta la propria 'umiliazione, e grazie ai sacrifici del suo esercito nazionale, l’esercito Arabo Siriano. Il tentativo disperato di realizzare un mutamento nel nord-Est della Siria minaccia l’unità nazionale e mette in pericolo l'entità nazionale della Siria.
Il Partito Comunista Siriano si rivolge a tutti i patrioti siriani per la lotta, a tutti i figli del popolo siriano, ai genitori della Patria siriana, per difendere e tenere salda la nostra terra contro gli invasori. Lottare e combattere contro gli invasori con ogni mezzo e modo. Sostenere il nostro Esercito Arabo Siriano in difesa della patria e dell'unità nazionale della nostra terra, i sentimenti dell'indipendenza nazionale sono alti nel cielo della Siria e la faranno rimanere come una sovrana generosa ma impenetrabile al nemico.
La Siria non si inginocchia! Damasco il 14 ottobre 2019
Ufficio politico del Partito Comunista Siriano
Patrioti e onesti in tutta la patria!
Questa è la chiamata del Partito Comunista Siriano, per l’unione di tutte le forze, per affrontare e sconfiggere l'aggressione.
Il Partito Comunista Siriano di fronte all'attacco del virus turco oscurantista, parte del sistema mortale della NATO, sulla nostra preziosa patria, ribadisce l’impegno a combattere per la riconquista della libertà delle sue terre, al fianco delle sue forze armate, già impegnate per la liberazione di territori e villaggi della Patria siriana.
Questa aggressione ha creato un nuovo episodio di cospirazione contro lo stato nazionale siriano, la sua indipendenza, la sua sovranità e la sua politica nazionale, perseguendo i deliri e l'avidità aggressiva ed espansionistica delle forze più oscurantiste in Turchia, che assecondano i piani dell'imperialismo e del sionismo. La lotta della Siria contro i nemici si compie grazie alla resistenza del suo popolo, che non accetta la propria 'umiliazione, e grazie ai sacrifici del suo esercito nazionale, l’esercito Arabo Siriano. Il tentativo disperato di realizzare un mutamento nel nord-Est della Siria minaccia l’unità nazionale e mette in pericolo l'entità nazionale della Siria.
Il Partito Comunista Siriano si rivolge a tutti i patrioti siriani per la lotta, a tutti i figli del popolo siriano, ai genitori della Patria siriana, per difendere e tenere salda la nostra terra contro gli invasori. Lottare e combattere contro gli invasori con ogni mezzo e modo. Sostenere il nostro Esercito Arabo Siriano in difesa della patria e dell'unità nazionale della nostra terra, i sentimenti dell'indipendenza nazionale sono alti nel cielo della Siria e la faranno rimanere come una sovrana generosa ma impenetrabile al nemico.
La Siria non si inginocchia! Damasco il 14 ottobre 2019
Ufficio politico del Partito Comunista Siriano
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Dichiarazione del Partito Comunista Siriano Unito
Alle masse del nostro popolo siriano:
Condanniamo all'unanimità la brutale aggressione turca sul territorio siriano, che è una flagrante violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che affermano la sovranità, l'integrità e l'unità della Siria, del suo popolo e della sua terra.
Il presidente turco Erdogan ha compiuto una serie di cospirazioni e piani sanguinosi aggressivi contro la Siria e il suo popolo, con attacchi militari sul territorio siriano, attuando così le sue continue minacce contro la Siria e il suo aperto coinvolgimento nell'attuazione dei piani americani e sauditi-israeliani, finora respinti dal sostegno popolare, dal suo Esercito Arabo e dai paesi amici.
Erdogan ha approfittato della contraddizione tra le cosiddette "Unità di Protezione" e la Turchia per imporre il sistema della "zona sicura", preparandola come base per l'esercito turco e annettendo il territorio siriano al sultanato ottomano.
L'aggressione lanciata ieri dall'esercito turco, con molteplici obiettivi dietro, è un'aggressione ben definita, in netto contrasto con il diritto internazionale e gli interessi dei popoli della regione e minaccia di innescare una guerra senza fine.
La scommessa di alcuni leader politici curdi sull'America è stata un grave errore e oggi il nostro popolo, formato da arabi, curdi, assiri, siriaci e armeni, sta pagando un duro tributo per questa politica sbagliata.
Chiediamo a tutte le forze nazionali in Siria di unirsi di fronte all'aggressione turca e di permettere all'Esercito Siriano di difendere la terra siriana e di lavorare insieme per respingere la brutale aggressione. Sottolineiamo la necessità di mettere da parte le differenze interne e di avviare un dialogo serio e responsabile con il governo siriano, di fronte a ciò che sta avvenendo.
Erdogan ha approfittato della contraddizione tra le cosiddette "Unità di Protezione" e la Turchia per imporre il sistema della "zona sicura", preparandola come base per l'esercito turco e annettendo il territorio siriano al sultanato ottomano.
L'aggressione lanciata ieri dall'esercito turco, con molteplici obiettivi dietro, è un'aggressione ben definita, in netto contrasto con il diritto internazionale e gli interessi dei popoli della regione e minaccia di innescare una guerra senza fine.
La scommessa di alcuni leader politici curdi sull'America è stata un grave errore e oggi il nostro popolo, formato da arabi, curdi, assiri, siriaci e armeni, sta pagando un duro tributo per questa politica sbagliata.
Chiediamo a tutte le forze nazionali in Siria di unirsi di fronte all'aggressione turca e di permettere all'Esercito Siriano di difendere la terra siriana e di lavorare insieme per respingere la brutale aggressione. Sottolineiamo la necessità di mettere da parte le differenze interne e di avviare un dialogo serio e responsabile con il governo siriano, di fronte a ciò che sta avvenendo.
La nostra patria e il nostro popolo sono stati attaccati da un violento attacco da parte dei nuovi ottomani e dei loro agenti. Damasco il 10/10/2019
Ufficio politico del Partito Comunista Siriano Unito
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Unione della Gioventù Rivoluzionaria Siriana membro della WFDY
I figli della provincia di Hasaka, nordest della Siria scendono in piazza contro l'aggressione turca. E chiedono di tornare alle loro case.
I giovani attivisti della provincia di Hasaka, con varie organizzazioni culturali e popolari, insieme ad esponenti del governo siriano, hanno partecipato a varie manifestazioni nelle città di Hasaka e al-Q?ms?ly. Forte la denuncia per gli invasori turchi, che hanno attaccato le città e i villaggi del confine nord siriano con la Turchia.
Le parole e gli slogan nazionali che hanno alzato i figli del governatorato, rifiutano senza attenuanti l'aggressione turca in tutte le sue forme, cha ha violato tutti i patti internazionali, denunciando il ruolo ostile che ha sempre avuto la Turchia dall'inizio della crisi ad oggi.
La Gioventù Rivoluzionaria Siriana lancia l'invito alle milizie che sono state conniventi o che hanno accettato l'occupazione degli Stati Uniti, di tornare ad abbracciare la Patria siriana, che rappresenta la legalità e la sovranità nazionale del paese e ha il compito, con il suo Esercito Arabo Siriano di proteggere i confini da ogni forma di aggressione.
I giovani attivisti della provincia di Hasaka, con varie organizzazioni culturali e popolari, insieme ad esponenti del governo siriano, hanno partecipato a varie manifestazioni nelle città di Hasaka e al-Q?ms?ly. Forte la denuncia per gli invasori turchi, che hanno attaccato le città e i villaggi del confine nord siriano con la Turchia.
Le parole e gli slogan nazionali che hanno alzato i figli del governatorato, rifiutano senza attenuanti l'aggressione turca in tutte le sue forme, cha ha violato tutti i patti internazionali, denunciando il ruolo ostile che ha sempre avuto la Turchia dall'inizio della crisi ad oggi.
La Gioventù Rivoluzionaria Siriana lancia l'invito alle milizie che sono state conniventi o che hanno accettato l'occupazione degli Stati Uniti, di tornare ad abbracciare la Patria siriana, che rappresenta la legalità e la sovranità nazionale del paese e ha il compito, con il suo Esercito Arabo Siriano di proteggere i confini da ogni forma di aggressione.
Federazione Mondiale della Gioventù Democratica
L' WFDY condanna fermamente l'invasione della Turchia nel nord della Siria e la prevista occupazione del territorio siriano in una zona molto popolata da curdi. L’esercito turco ha preparato da tempo l’operazione, con il trasporto di grandi quantità di armi e mezzi al confine nord della Siria con gli annunci del presidente turco di occupare un'area di oltre 480 km di lunghezza e di 30 km in profondità.
La decisione del Presidente degli Stati Uniti d'America di ritirare le sue truppe di occupazione dalla regione mentre la Turchia si stava preparando ad invaderla, dimostra una politica di compensazione volta a mantenere le tensioni nella regione. La decisione di "proteggere" i terroristi dell’ISIS in questa regione del mondo, pone dei rischi enormi, non solo per i curdi, ma anche per tutto il popolo siriano, che sta cercando di iniziare a ricostruire il proprio paese. Nel frattempo, la Turchia, come altri paesi della NATO,da molti anni hanno sostenuto e finanziato l'ISIS.
La WFDY esprime ancora una volta la sua solidarietà con il popolo siriano nella sua lotta contro l'imperialismo, nella sua lotta per garantire la sua sovranità, per la Pace e la giustizia sociale, la democrazia, lontano da guerre, invasione e occupazione di territori siriani da parte degli stranieri.
La decisione del Presidente degli Stati Uniti d'America di ritirare le sue truppe di occupazione dalla regione mentre la Turchia si stava preparando ad invaderla, dimostra una politica di compensazione volta a mantenere le tensioni nella regione. La decisione di "proteggere" i terroristi dell’ISIS in questa regione del mondo, pone dei rischi enormi, non solo per i curdi, ma anche per tutto il popolo siriano, che sta cercando di iniziare a ricostruire il proprio paese. Nel frattempo, la Turchia, come altri paesi della NATO,da molti anni hanno sostenuto e finanziato l'ISIS.
La WFDY esprime ancora una volta la sua solidarietà con il popolo siriano nella sua lotta contro l'imperialismo, nella sua lotta per garantire la sua sovranità, per la Pace e la giustizia sociale, la democrazia, lontano da guerre, invasione e occupazione di territori siriani da parte degli stranieri.
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Dichiarazione Federazione Generale dei Sindacati Siriani – Membro del WFTU
Cari lavoratori della Siria, sotto lo slogan “la Patria che abbiamo costruito con il nostro popolo ... la proteggeremo con il nostro sangue” ribadiamo la nostra ferma posizione.
In queste circostanze molto delicate e difficili, segnate dall‘aggressione lanciata dal regime di Erdogan sul territorio siriano nel tentativo di raggiungere le ambizioni dei defunti antenati ottomani e mentre la guerra al terrorismo continua con la liberazione di gran parte del territorio siriano dall'abominio dei terroristi, grazie agli eroici sacrifici del nostro valoroso esercito e alla fermezza del nostro popolo, e sotto la saggia leadership del nostro presidente Bashar al-Assad; riaffermiamo il nostro contributo e impegno alla difesa dell'indipendenza e della sovranità nazionale. Schierati saldamente ad affrontare la grande guerra di forma coloniale a cui siamo sottoposti, supportata dal terrorismo finanziato e protetto dai Regni del petrolio e dei suoi sceicchi, dal nemico israeliano e dal regime di Erdogan. Oltre ad affrontare il blocco economico sleale e le misure coercitive unilaterali che colpiscono il nostro popolo, continueremo a resistere attraverso la continuazione del lavoro e la produzione di resilienza e di difesa delle esigenze di vita del popolo siriano e dei lavoratori, per custodire la nostra Patria.
Ufficio esecutivo della Federazione Generale dei Sindacati Siriani – Membro del WFTU
Ufficio esecutivo della Federazione Generale dei Sindacati Siriani – Membro del WFTU
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Fronte Nazionale Progressista di Siria (FNP*)
L' aggressione turca sulla terra siriana
L' assalto delle forze del sistema politico turco, guidato dal terrorista Erdogan, è una violazione banditesca della sovranità siriana, contro le leggi e il diritto internazionale, che viola tutte le legislazioni del patto delle Nazioni Unite: Questa aggressione in connivenza con gli USA è fatta per raggiungere i progetti ottomani della Turchia e occupare terra siriana, approfittando del contesto di disordine e confusione in quella regione, che hanno favorito questa situazione, dopo aver fallito nel compiere i suoi piani nel resto della Siria, grazie ai sacrifici eroici del nostro Esercito nella sua vittoria contro il terrorismo. Questa aggressione rivela pubblicamente il progetto turco/statunitense che è sempre stato dietro agli eventi di questi anni, dando supporto e sostegno ai piani criminali in Siria. Ora che hanno fallito nel raggiungere ciò a cui miravano, tentano di imporre una nuova realtà nel nordest siriano, per bloccare la soluzione pacifica della guerra e l’applicazione di intese negoziali.
I partiti del Fronte Nazionale Progressista di Siria, che sono sempre stati al fianco e insieme al suo Esercito e al suo popolo, oggi nuovamente riaffermano la loro ferma posizione contro le violazioni e l'aggressione alla Siria e la sua terra, compiute mediante l'attacco delle forze del criminale governo turco, che stanno distruggendo le infrastrutture delle strutture pubbliche, della salute, con le uccisioni di martiri civili nei villaggi della striscia nel nordest siriano.
Di fronte alla delicatezza della situazione in quelle aree, i Partiti del Fronte faranno il loro dovere nazionale di difendere la terra di Siria e per la riconquista di ogni angolo della sua terra, per la cacciata di ogni occupatore straniero, sempre al fianco del nostro Esercito e del nostro popolo e sotto la saggezza del nostro leader, il Presidente Bashar al-Assad.
La Direzione del Fronte Nazionale Progressista - Damasco 13/10/2019
* Il Fronte Nazionale Progressista è un'alleanza politica di oltre 13 partiti, Sindacati e Movimenti popolari, in Siria che sostiene l'orientamento socialista e laico del governo
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Il Sindacato degli Avvocati di Siria: l'aggressione turca è un tentativo di completare il vecchio progetto ottomano 12-10-2019
L'Ordine degli Avvocati siriano ed il suo Sindacato condannano l'aggressione turca sul territorio siriano, descrivendola come "…una nuova era che sfida tutti le consuetudini, le norme e i trattati internazionali, e un tentativo di manomettere la geografia e la demografia della Siria. Questo attacco è un tentativo di completare il vecchio progetto ottomano e mira a sottrarre una parte del territorio siriano. Dopo la sottrazione dell’area di Iskenderun nel 1939, il capo del regime turco Recep Erdogan durante i suoi anni di guerra contro la Siria, ha continuato a saccheggiare e depredare i beni siriani, le sue fabbriche e le sue strutture. Molti figli della Siria, uomini e donne sono stati uccisi e la popolazione ha dovuto spostarsi…ma non ci desisteremo!”.
A cura di Enrico Vigna SOS Siria/CIVG - 16 ottobre 2019
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